Archivio A denti stretti


Un nuovo medioevo
IO VOTO NO

Ricordate quel film di Troisi e Benigni intitolato “ Non ci resta che piangere “ ?
Sopraggiunti presso una campagna
ai due protagonisti gli si ferma la macchina,
si rifugiano all'interno di un casale ma quando
ne riescono fuori la mattina seguente, scoprono di essere tornati
indietro nel tempo, nel medioevo. Sembra che la nostra storia
 abbia fatto un percorso del genere ma a differenza dei nostri protagonisti
del film non ce ne stiamo accorgendo. Sono ritornate le crociate,
 cristiani contro musulmani, cosa accaduta tra l’anno mille ed il 1200. La conoscenza, il sapere sta scomparendo come nei periodi bui dell’oscurantismo.
 Sappiamo usare il computer ma non sappiamo perché funziona
 e su quale principio, ascoltiamo una radio ma pochi
 sanno perché spostando la rotella cambia la stazione
 sappiamo che esistono le maree ma molti ignorano il perché,
 i contadini seguono la luna nelle fasi di piantagione
 o di cambio del vino nelle botti ecc ma la maggior
 parte di noi non sanno nemmeno che seguono
 queste accortezze. Siamo una civiltà che usa la
 tecnologia ma ne ignoriamo completamente i principi.
 Siamo fondamentalmente ignoranti e questo implica una
conseguenza drammatica: stiamo perdendo la coscienza, la consapevolezza delle cose.
C’è sempre più un elitè di persone che prendono
decisioni per noi, stabiliscono cosa è meglio per ognuno di noi
ed approfittando della nostra ignoranza,
si curano bene bene i propri interessi
salvo magari elargire qualche privilegio, le briciole,
 a coloro che li sosterranno in questi comportamenti.
Uno stato forte è quello i cui componenti hanno
 se non tutti la maggior parte, consapevolezza
 di ciò che accade. Come si può pensare ad esempio
che l’acqua possa essere gestita da privati.
L’acqua è pubblica è di tutti ma di tutti i cittadini del mondo!
Viene dal ciclo della natura, dal cielo che la restituisce
 alla terra la quale la depura e la arricchisce di minerali
ci sostiene e ci da la vita. Chi, può permettersi di gestire un bene
che appartiene al mondo intero! E quasi scoraggiati
ci allontaniamo sempre più dal mondo reale
rifuggiandoci, come fanno soprattutto i ragazzi i più giovani
in mondi virtuali dove tutto è possibile cercando di
compensare quello che nel reale non si può realizzare.
Questo avviene anche con i più grandi dove nei social network
trovano modi di sfogarsi, di fantasticare, di sentirsi liberi.
La vera libertà sta nel pensiero, nella consapevolezza e nella coscienza
Che ci fa capire cosa è meglio e cosa è peggio
per ognuno di noi e ci fa decidere, decidere! Essere soggetti attivi
e non subire passivamente tutto ma proprio tutto come quando nel medioevo
i signori decidevano le sorti dei propri sudditi, gestivano le ricchezze
a danno sempre dei più deboli altrimenti…..

non ci resta che piangere!


 ----------------------------------------------------------------------------------------------------
 
 


FASDA
 nel fondo ci sono tutti

 FASDA è un fondo che non ha e non ha mai avuto nessuna competenza nel settore assicurativo.
Viene idealizzato nel novembre del 2013 e costituito ufficialmente nel febbraio del 2014. Verrà imposto in breve tempo a quasi tutte se non tutte le municipalizzate del settore ambiente e non solo, in quanto molti comuni lo impongono anche ai propri dipendenti e mi riferisco alle municipalizzate e parecchi comuni di tutta Italia non stiamo parlando solo di Roma o del Lazio.
Vediamo come hanno potuto far questo: molto semplicemente……
Il fondo FASDA è costituito dalle organizzazioni sindacali più importanti, CGL, CISL, UIL, FIADEL  ma… insieme a PREVIAMBIENTE ed ASSOAMBIENTE.
Vediamo ora il ruolo che dovrebbero aver svolto ognuno di questi soggetti:
A)     PREVIAMBIENTE è il contratto di riferimento delle municipalizzate nel settore ambientale
B)      I sindacati sono coloro che hanno comunicato ai lavoratori l’inserimento della prestazione del fondo nel contratto di lavoro.
C)      ASSOAMBIENTE  è l'Associazione che in FISE (Federazione Imprese di Servizi) aderisce a Confindustria e rappresenta a livello nazionale e comunitario le imprese private che gestiscono servizi ambientali.
La sinergia di questi tre elementi ha fatto si che nessuno di questi tre soggetti ( A,B,C) andasse in conflitto l’uno con l’altro ed ha potuto in quattro e quattro otto far digerire ai lavoratori un prodotto che se pur qualcuno reputa essere una ottima prestazione è un fondo che viene acquistato e poi rivenduto quindi ad un costo superiore di quanto lo si potrebbe pagare alla fonte.
Nell’atto costitutivo del fondo è scritto “ non a scopo di lucro “ è vero ma qualcuno ci guadagna, innanzi tutto i componenti il consiglio di amministrazione, poltrone che bisognerebbe vedere quanto sono stipendiate ed essendo in Italia si immagina che si stia parlando di emolumenti consistenti, bisognerebbe approfondire e veder quanto tra organi di amministrazione (presidente, vice presidente, consiglieri vari) e di controllo costituito dal collegio dei sindaci, si dividono. Infine esiste un guadagno di ordine sindacale in quanto alla maggior parte dei lavoratori questo fondo è stato presentato come un miglioramento delle condizioni contrattuali ed un guadagno un pochino più subdolo di riflesso diciamo che coinvolge due soggetti di primo piano del potere economico in Italia: UNIPOL da una parte e Monte Paschi dall’altra.
(UNIPOL è colei che materialmente detiene la proprietà di UNISALUTE che è il pacchetto assicurativo venduto al FASDA e Monte Paschi è la banca che è stata scelta per gestire il denaro introitato)
Osserverete facilmente che sono due soggetti che rappresentano due forze politiche che ultimamente stanno gestendo la politica in Italia, ricordate quella frase famosa intercettata di Fassino che al telefono con Giovanni Consorte  diceva: “ Abbiamo una banca! Si riferiva ad Unipol “  ecco stiamo parlando del PD, mentre se diciamo Monte Paschi diciamo Denis Verdini cioè PDL o forza Italia come volete.
Veniamo ora ad ASSOAMBIENTE, perché c’entra!? Il presidente di ASSOAMBIENTE è una certa Monica Cerroni, il nome non dice nulla ma il cognome dovrebbe suscitare qualche ricordo, Monica Cerroni  infatti è la figlia di Manlio Cerroni il così detto re delle discariche.
Come dire, li cacci dalla porta e ti rientrano dalla finestra e visto lo scopo sociale di ASSOAMBIENTE, non rimane difficile ipotizzare che nel ciclo finale della filiera di produzione dei rifiuti, quell’anello mancante che è la monetizzazione del rifiuto ( plastica, cartone ecc..) subentri proprio ASSOAMBIENTE con le sue società, è UNA IPOTESI ovviamente d’altronde ci stiamo scambiando dei pareri. Potete approfondire qualcosa su ASSOAMBIENTE andando su www.assoambiente.org


Manlio Cerroni e dietro la figlia Monica Cerroni





ROMA - Monica Cerroni è stata confermata all'unanimità alla presidenza di Assoambiente, l'associazione imprese servizi ambientali di Fise - Confindustria. La conferma è avvenuta ( 23 luglio 2013 ), durante l'assemblea annuale di Assoambiente.

''L'attività dell'Associazione nei prossimi mesi - ha evidenziato Cerroni, il cui nuovo mandato durerà due anni - si focalizzerà principalmente su due obiettivi: da un lato promuovere interventi finalizzati al raggiungimento di un quadro normativo stabile, chiaro e semplificato in ambito ambientale; dall'altro supportare iniziative tese al completamento del processo di liberalizzazione dei servizi pubblici locali in un'ottica di effettiva concorrenza nel settore''.

Assoambiente rappresenta a livello nazionale e comunitario, all'interno di Fise, le imprese che svolgono attività di igiene urbana, gestione impianti per rifiuti urbani e speciali e attività di bonifica. Si tratta di oltre 130 aziende che occupano 25mila lavoratori, con un fatturato globale annuo di circa 2.400 milioni di euro.



Infine la parte informatizzata per far funzionare il tutto è stata affidata al gruppo FOS (http://www.gruppofos.it/it/profilo-aziendale/associazioni.
Cosa è la cosa singolare che fa pensare che ci sarebbe qualcosa di originale in tutto questo progetto? A prima vista niente. Il fondo eroga delle prestazioni completamente gratuite mi pare e celeri anche verso i propri iscritti. Per capirlo meglio allora vi propongo due schemi dove nel primo manca un particolare che vi aggiungo nel secondo                
                                                        
                     AMA  





UNIPOL                      UNISALUTE                   FASDA                                            M.P.S. 
                                                                  
                                                                     

                             LAVORATORI   

  
UNIPOL è proprietaria di UNISALUTE che vende il pacchetto al FASDA che lo rivende ad AMA e poi sempre il FASDA conserva i soldi in M.P.S.
Vediamo qual è il dettaglio mancante

                                                                     

                       COLLETTIVITA’



                        AMA


  
  UNIPOL                      UNISALUTE                   FASDA                                            M.P.S. 
                                                                  
                                                                     

                                   LAVORATORI     




Il dettaglio mancante è la “ COLLETTIVITA’ “ l’AMA è una azienda pubblica pagata con le tasse dei cittadini ergo……. Il fondo FASDA rivende un fondo assicurativo privato monetizzando e custodendo questi soldi presso il M.P.S.     con i soldi dei cittadini! Ci guadagnano ovviamente anche tutti gli altri soggetti che ruotano intorno a questa architettura. Insomma non bastano le tasse che si pagano per non avere servizi perché come abbiamo visto da decenni generazioni di classi politiche si sono mangiati i nostri soldi, ora hanno trovato un modo carino ed elegante per essere sovvenzionati dallo Stato, cioè da noi cittadini, cercando di non farsene accorgere!!!!! Per lo meno questo è quanto emerge, se poi il tutto sia lecito o no non sta a me dirlo visto che qui ormai si fanno leggi a proprio uso e consumo ma magari una consulenza di un esperto ci potrebbe dare delucidazioni in merito.
Vi allego infine alcuni documenti pubblici che si possono reperire facilmente su internet mentre per una consultazione completa dello statuto ed altro relativamente al FASDA vi invito ad andare sul sito  www.fasda.it e cliccare su “ documentazione “ presente in alto tra contatti e area iscritti.
Mi auguro infine, che la nostra esperienza possa permetterci nel tempo, di lasciare un mondo migliore per le generazioni che seguiranno, un mondo un pochino più onesto dove la dignità delle persone sia messa in primo piano per questo credo che lo sforzo comune debba essere quello di, noi per primi prendere coscienza di ciò che accade, per poter invitare poi anche gli altri a fare lo stesso. Altrimenti è come se fossimo tutti come quei due protagonisti del film di Benigni e Troisi, che dopo una notte passata in un casolare di campagna per un guasto alla macchina svegliandosi, si sono accorti di essere tornati indietro nel tempo, nel medioevo ed allora, come il titolo di quel film…..” non ci resta che piangere! “
Tutto questo lo dico " A denti stretti "



-----------------------------------------------------------------------------------------------------



Dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur
Mentre a Roma si discute, Sagunto viene espugnata (Milano brucia)


E’ il 20 di giugno quando si conoscono definitivamente i risultati elettorali dei principali comuni italiani, tra cui quello di Milano: Sala è il nuovo sindaco.
Il 24 giugno già i principali quotidiani parlavano di un’indagine a carico del neo eletto di Milano ma l’attenzione era su Roma che rubava la scena anche alla neo eletta sindaco di Torino, anch’essa donna, Chiara Appendino.
Eh già, la guerra mediatica dei giornalisti pagati con i soldi di noi contribuenti che a maggior ragione  dovrebbero deontologicamente mantenere una imparzialità nella comunicazione delle notizie, è stata concentrata su Roma, dove gli interessi in gioco più degli altri sono fortissimi perché  passano attraverso il prestigio del potere che esprimono. Mi spiego meglio, se un presidente del consiglio dice che il rifiuto di ospitare le olimpiadi nel 2024 è : "M5s non usino le Olimpiadi per sanare la loro faida interna, sta con questa affermazione, influenzando tentando di insinuarsi tra quei dubbiosi sulla effettiva validità di queste olimpiadi e tentare di costruire una spaccatura sapendo che la maggior parte degli italiani non le vuole perché abbiamo finito solo lo scorso anno di pagare i debiti di Italia 90, nel 90 ci sarebbe già dovuto essere il raccordo anulare di Roma a tre corsie, la Pisa-livorno-Firenze completata e molto altro ancora, soldi che si sono persi nei mille rivoli degli sporchi affari in cui molti politici ci hanno messo le mani! Sta usando pertanto un arma di distrazione di massa la stampa, legata alle lobby che spingono per mettere le mani sul danaro che verrebbe stanziato, distogliendo l’opinione pubblica su fatti ben più rilevanti che a Milano si stanno compiendo. Allora spostiamo tutta l’attenzione su Roma continuando ad insinuare che è la sindaca Raggi o  il M5S che non vuole le olimpiadi mentre invece non le vogliono la maggior parte degli italiani ed i romani in modo particolare che la corruzione la fiutano, la odorano la soffrono e il suo odore è nauseabondo! E allora parliamo di Roma e scateniamo un putiferio sulla Muraro ( quella è pericolosa perché può capire come funzionano certe cose che si rischierebbe di perdere ) e diciamo che è indagata tanto la gente non distingue tra un indagine in corso ed un avviso di garanzia! Spieghiamolo…….. Sei il consulente fiscale di un’azienda, stai controllando lo stato patrimoniale e lo certifichi. L’azienda poi però, a tua insaputa, distrae di nascosto oppure concede in uso arbitrariamente a terzi senza alcun contratto scritto, parte di questo patrimonio ad es. attrezzature industriali o un terreno ecc. Vi è una denuncia da parte di Vattelapesca poiché è un illecito fare ciò, ed tu consulente che in quel periodo hai dato la tua consulenza vieni passato ai raggi x per il lavoro da te svolto in quanto potresti aver agevolato essere stato complice del reato commesso dai vertici dell’azienda. Quindi: intanto se c’è stato un reato, di questo in primis ne rispondono i vertici perché come consulente hai lavorato su documenti forniti dall’azienda poi si accerterà se ne sei complice ma per questo ci vogliono prove concrete e a quel punto allora scatta l’avviso di garanzia. Ancora: assiti ad una rapina, svolgono delle indagini e il sig Vattelapesca che ti conosce dice che anche tu eri presente. La polizia ti rintraccia e ti viene a chiedere come sono andate le cose. Sei inserito in una indagine, il tuo nome compare nei verbali in quanto un testimone ti ha citato perché ti ha visto quel giorno ma non sei indagato! Per esserlo ci devono essere le prove che hai partecipato alla rapina! Avete capito la differenza? Se assisti ad una rapina non significa che sei stato tu ad organizzarla!

Ma Milano brucia: abbiamo un sindaco plurindagato, un assessore al bilancio  socio in affari del sindaco, un segretario generale del Comune Antonella Petrocelli, già imputata per reati contro la Pubblica Amministrazione a cui viene revocato il mandato dopo cinque giorni e tutta una serie di situazioni collegate che ad onor del vero, solo un giornale in Italia ne ha parlato un po’ approfonditamente che è il Fatto Quotidiano il cui articolo potete leggere da questo link http://www.ilfattoquotidiano.it/premium/articoli/non-solo-cinque-stelle-tutti-i-guai-del-sindaco-di-milano/
Mi viene da pensare alla seconda guerra punica quando i Romani persero la guerra con Annibale nell’assedio di Sagunto ed alla famosa frase di Tito Livio, storico romano, che disse: Dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur cioè, Mentre a Roma si discute, Sagunto cade, lo potremmo considerare il primo tweet della storia!

Josef Goebbels ministro della propaganda del Terzo Reich

Allora ben venga che si parli di Roma se Milano poi cede alle indagini in corso ma che non si usi quella fastidiosissima tecnica inventata da Joseph Goebbels ministro della propaganda del Terzo Reich che nello studiare modi e tecniche di persuasione ai fini del controllo delle masse, coniò la famosa frase: “ ripetete una bugia cento, mille, un milione di volte e diventerà una verità “ perché gli attacchi mediatici sul Comune di Roma, sono sotto gli occhi di tutti sin dal primo giorno di insediamento della giunta Raggi, perdurano ormai da quasi due mesi. La gente non è stupida e a molti sembra di vedere in atto quella tristemente famosa tecnica di Goebbels che se non usata per dire bugie è comunque un’arma di distrazione di massa che crea confusione, dubbi, pettegolezzi, illazioni.
Mi auguro che si riesca a tornare ad una etica editoriale con il contributo di tutti, anche dei giornalisti, che hanno la responsabilità deontologica non solo del rispetto della correttezza della notizia, ma di darle anche le notizie di interesse collettivo, di non parlare solo ciò che la linea editoriale impone perché questa non è più libera informazione. Ormai si è capaci solo di querelare se si esce fuori dai canoni imposti sugli argomenti da trattare poi però nei talk show si può urlare e dire parolacce ma non è questa la libertà d’informazione questo è solo il modo di farlo credere. La cartina di tornasole sulla libertà di stampa e la libera informazione è sotto gli occhi di tutti e ci dice di quanto siamo o meno in democrazia!
Tutto questo lo dico “ A denti stretti “







---------------------------------------------------------






Alessandro Solidoro ha abbandonato la nave
Questa che voglio raccontare è una riflessione su un evento e non vuole essere un giudizio sulle capacità professionali della persona. I fatti per riflettere sui nostri comportamenti




Solo circa 20 giorni fa, esattamente il 4 agosto, il dott. Alessandro Solidoro era stato nominato amministratore delegato di AMA. Un incarico delicato vista la situazione disastrosa in cui si trova l'azienda dopo anni di mal gestione e di logiche clientelari che avevano fatto sperare in un riassetto organizzativo da parte di una persona, oltre che capace apparentemente determinata. Sul capace non si discute certamente ma sul determinata purtroppo non si è dimostrato altrettanto pur senza contestare ovviamente le sue motivazioni personali, rimane il fatto che se uno abdica ad un incarico perché un altro se ne è andato, è come se un giocatore se ne andasse dalla squadra perché un altro giocatore non ha trovato l'accordo con la società! Io penso che quando si entra a far parte di un gruppo e si è dati una parola, anzi si è sottoscritto un accordo, al di là del fatto che sicuramente come credo, l'accordo non era vincolante, non l'ho trovata una cosa bella andarsene dopo pochi giorni! Non  bella perché voglio ancora credere a quell'idea romantica, obsoleta con la mentalità di oggi, di coloro che son disposti a rimettere le cose a posto, senza mettere in primo piano il successo , i soldi, la fama ecc ma solamente per il desiderio di farlo, per dire a se stessi: " ho dato il mio personale contributo ad una causa sociale, non lo faccio per la gloria ma per il bene di tutti ". Lo so, sto dicendo un'eresia, in un'epoca in cui tutto si fa solo per i soldi, il potere, il successo questa è un'eresia ma questa storia, come tante altre a cui ormai da anni assistiamo, deve insegnarci a recuperare valori che non possono essere solo quelli legati alla materialità. Esistono valori, valori sociali che superano di gran lunga il prezzo di quelli materiali e sono quelli che poi principalmente ci fanno stare bene, sono paradossalmente quelli che ci permettono di poter attingere anche ai beni materiali, quindi hanno una valenza superiore. Sto dicendo in sostanza che là dove, chiunque, ognuno di noi ci mette il cuore nelle cose che fa non oggi ma un domani, ci guadagna perché avrà contribuito a creare, gestire, conservare e preservare una cosa migliore, il bene comune che è anche il bene di se stesso!

Grazie comunque dott. Solidoro ma mi aspettavo il cuore da lei perché siamo tutti molto stanchi dei puri ragionamenti utilitaristici, leciti per carità ma non ci interessano più e non ci servono più perché, come stiamo assistendo, alla lunga non pagano.

Preferisco un commercialista meno bravo ma che ci metta il cuore in quello che fa come ormai da anni stiamo facendo in molti di noi lavoratori, andando oltre quello che sono i nostri contratti.
Dico tutto questo " a denti stretti "

0 commenti:

Posta un commento

Grazie per la tua partecipazione!